“La corsa più pazza del mondo”: evviva la spensieratezza in pista!

“La corsa più pazza del mondo” (Wacky Races, il titolo americano) è indubbiamente una delle serie televisive a cartoni animati più esilaranti e famose degli anni ’70 e ’80. Grazie a personaggi come Dick Dastardly e il cinico, opportunista cane Muttley arraffa medaglie, è entrata nell’immaginario collettivo di più generazioni. Chi non ricorda la Macigno- Mobile dei cavernicoli fratelli Slag? O ‘la divina’ Penelope Pitstop e la sua Vettura 5 Coupé e il galante Peter Perfect con la sua Sei Cilindri? Oppure l’Insetto Scoppiettante, un’improbabile vettura di legno azionata da una sorta di caldaia e guidata da Lazy Luke insieme al grosso orso Bubber? Indimenticabili! “La corsa più pazza del mondo” dei fratelli Hanna e Barbera trae ispirazione da “La grande corsa”, celebre film con la formidabile coppia Jack Lemmon- Tony Curtis insieme a Natalie Wood, ambientato nel 1908 durante una gara automobilistica da New York a Parigi. Gara che per altro si svolse storicamente, anche se di certo non con i risvolti comici della pellicola del 1965. Il cartone animato ne rispetta il racconto divertente e rocambolesco e per molti aspetti la psicologia dei personaggi e le loro caratteristiche entrate nel mito. Poco prima di Natale, sulla nostra pagina Facebook, avevamo ricordato alcuni Cult Movies dedicati al mondo delle corse automobilistiche. Film adrenalinici e biografici come ad esempio “Rush” di Ron Howard, una pellicola degna dell’epica classica: quasi moderni Ettore e Achille, Howard ci racconta Niki Lauda e James Hunt, rivali e appassionanti in una magistrale ricostruzione delle loro vicende personali e soprattutto durante avvincenti Gran Premi di Formula 1. Oppure “Senna”: il docu-film vincitore al Sundance festival nel 2011, particolarmente toccante e coinvolgente, dedicato al pilota brasiliano che nel 1994 perse la vita in seguito all’incidente alla curva del Tamburello del GP di San Marino. E ce ne sono moltissimi altri, tra realismo e finzione, dove il mondo delle corse automobilistiche è la molla che inchioda lo spettatore allo schermo. Uno su tutti: “La truffa dei Logan” del 2017, dal ritmo veloce, con colpi di scena continui e cast di amate celebrità – Channing Tatum, Katie Holmes, Hilary Swank, Daniel Craig- impegnate nel ‘colpo che cambia la vita’ durante una mega corsa sponsorizzata da Coca Cola. Ma per allentare la tensione e scrollarsi i pensieri di dosso non c’è nulla di meglio che rituffarsi in ‘Wacky Races’ e tornare un pò bambini. Evviva la spensieratezza in pista!

MOBILITA’ SOSTENIBILE: non solo auto

Tutti i maggiori costruttori puntano sulle vetture ecologiche e ‘intelligenti’ ma continuano naturalmente ad investire su Plug In Ibrid e motorizzazioni tradizionali. Il mercato classico, benzina e diesel, è ancora – e lo sarà per diversi anni- quello predominante. Anche e soprattutto per il ‘fattore prezzo’, nonostante gli interessanti incentivi messi a disposizione dallo Stato. Non si può certo pensare ad uno ‘switch’ a breve termine, serve pianificare sia a livello produttivo che distributivo così come comunicare in modo adeguato, informare ed educare gli automobilisti in un’ottica di consapevolezza ambientale e salvaguardia del Pianeta. La Primavera non è lontana e i motociclisti, si sa, nutrono un amore unico e speciale per il rombo della loro moto: ogni centauro coltiva la sua passione su strada ma proprio come nel settore dell’auto, anche quello della moto sta rapidamente evolvendo, offrendo un incredibile ventaglio di alternative valide per la mobilità ecologica a due ruote e riducendo così anche l’inquinamento acustico. Lo hanno ben dimostrato ad esempio Harley Davidson con Electric LiveWire VIDEO QUI, la prima moto elettrica della Casa di Milwaukee che, con una batteria ad alta tensione, fornisce un minimo di 158 km di autonomia in città, oppure la Zero Motorcycles Inc, Casa fondata a Santa Cruz in California ad opera di un ex ingegnere Nasa VIDEO LANCIO QUI. E per i nostalgici della Dolce Vita, come dimenticare l’italianissima versione elettrica di “Vespa”? Perché anche il mercato degli scooter sostenibili è in crescita. Fra le criticità per un maggiore sviluppo di questo settore, a prescindere dagli ecobonus di incentivo agli acquisti, c’è la necessità di disporre di infrastrutture di ricarica diffuse capillarmente su tutto il territorio, la cui mancanza, a detta di molti, rappresenta anche una barriera psicologica nei confronti dei veicoli elettrici. Si genera, insomma, “un’ansia da ricarica”. Per parte nostra, assolutamente sensibili alle esigenze di rispetto per l’ambiente, ci stiamo attrezzando e due colonnine di ricarica per veicoli elettrici saranno a breve a disposizione in officina per tutta la nostra clientela, con la comodità di parcheggio in centro città, in via Rossini a Gorizia.